Se hai deciso di vendere casa sicuramente ti sarai posto la domanda su quale sia il momento migliore per farlo. Ovvero se esiste l'esatto istante in cui puoi massimizzare il profitto dalla vendita del tuo immobile.
Esistono moltissime variabili che influiscono su questo aspetto, per cui è difficile trovare una regola che vada bene per ogni occasione.
Proviamo ad analizzare questi fattori per capire insieme quale può essere il momento giusto per vendere casa.
Il momento personale e il momento generale
Bisogna innanzitutto fare una grande distinzione iniziale su cosa si intenda per “momento”.
Ognuno di noi ha la sua vita, che ha la sua storia e le sue fasi.
Le nostre vite, tuttavia, si inseriscono in un contesto più ampio, che è quello della Storia con la “s” maiuscola.
In poche parole, bisogna distinguere tra:
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il momento personale
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il momento generale
Non sempre, infatti, i due aspetti coincidono. Spesso, anzi, intraprendono percorsi totalmente slegati tra loro.
Per questo motivo è bene separarli prima di compiere qualsiasi analisi.
Per comprendere ancora meglio questa distinzione, proviamo a fare un esempio.
Ci si potrebbe trovare, per ipotesi, in una condizione generale in cui sussiste una crisi economica generalizzata, una recessione per cui la maggior parte delle persone ha poco potere d’acquisto.
Allo stesso tempo però potrebbe esserci, in quello stesso contesto, il fortunato vincitore di una lotteria, che al contrario avrebbe molti soldi da spendere.
Ciò accade perché il momento generale è sempre una media della vita di tutti i cittadini di una determinata area, e non può tenere conto degli aspetti particolari della vita di ciascuno di noi.
Il momento personale
Il momento personale riguarda la nostra vita e la nostra decisione di vendere casa.
Ovviamente la definizione “vendere casa” è incompleta: per la maggioranza dei casi andrebbe forse detto, più esattamente, “cambiare casa”.
La decisione di cambiare casa è un passo fondamentale della vita di ciascuno di noi, una decisione che è influenzata dal lavoro, dai figli, dalle esigenze e dalle aspirazioni personali e che a sua volta andrà a influenzare tutte queste variabili.
Una volta stabilita l’esigenza di cambiare casa bisogna cercare di capire se è un buon momento di vendere casa.
La tendenza naturale di tutti, spesso, trovandosi di fronte a una situazione che è vissuta in generale come stressante e complicata è quella di procrastinare il momento in cui si metterà in vendita la propria casa.
“Facciamo dopo Natale”, “dopo Pasqua”, “dopo il compleanno di Francesco”, “dopo che sarà passato questo momento complicato a lavoro”, “dopo le vacanze”.
Non si fatica a comprendere come queste siano tutte scuse che ci costruiamo per rimandare nel tempo il momento in cui affrontare seriamente la questione.
Seppure queste scuse siano assolutamente comprensibili, nelle vite frenetiche di oggi, bisogna considerare però che spesso rimandare non è gratis, ma ha delle ripercussioni anche economiche.
Se vogliamo vendere bene la nostra casa dobbiamo considerare anche questi aspetti.
Il tempo che passa ha due fondamentali conseguenze, che possono influire sul nostro guadagno:
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la tua casa invecchia e lentamente perde valore. Può sembrare esagerato, ma non lo è: ogni casa, mese dopo mese, è soggetta a un naturale processo di “decadimento” e necessita di manutenzione. Prima si venderà l’immobile, più nuovo e quindi redditizio sarà. Prima si venderà l’immobile, prima la manutenzione sarà compito del nuovo proprietario.
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le tue esigenze di vendere diventano sempre più stringenti e i tempi stretti ti costringeranno a vendere in fretta. Mettere in vendita la casa nei tempi giusti, con anticipo su quelle che sono le tue esigenze di cambiamento, ti consente di affrontare tutte le fasi della compravendita con estrema calma e rilassatezza. Ciò, ovviamente, influisce sul guadagno finale che potrai ottenere. Al contrario, ridursi all’ultimo momento e vendere con “l’acqua alla gola”, ti metterà in una posizione di debolezza rispetto all’acquirente.
Il momento generale
Stabilito che, a livello personale, è bene muoversi con largo anticipo appena si intravede all’orizzonte un’esigenza di cambiamento, analizziamo ora un altro aspetto.
Qual è il momento giusto per vendere casa, ma a livello generale secondo l'andamento del mercato immobiliare.
Meglio vendere adesso o l’anno prossimo? Meglio vendere prima di Natale o dopo Natale?
Queste due domande non sono state poste in maniera casuale, infatti celano al loro interno due aspetti fondamentali.
A livello generale, infatti, è utile distinguere due orizzonti temporali da prendere in considerazione, ovvero:
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a lungo termine: ovvero la valutazione del mercato immobiliare nell’arco temporale di qualche hanno, per capire come questo possa “salire” o “scendere”;
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a breve termine: ovvero la stagionalità nell’arco dell’anno. Meglio vendere in inverno o in estate? A Pasqua o a Natale?
L’andamento del mercato immobiliare
“Il mattone sale”, “il mattone scende”.
Si sente spesso parlare in questi termini del mercato immobiliare.
È un argomento ricorrente, che si può ascoltare nei telegiornali in prima serata così come tra i tavolini di un bar.
Cosa significa, nel concreto, questo concetto? E come può essere sfruttato a vantaggio di chi deve vendere?
Molto semplicemente, ci sono periodi in cui, in generale, la richiesta di immobili e più alta rispetto ad altri.
Ad esempio, la pandemia da Covid-19 che ha colpito il mondo intero, ha decretato un netto rallentamento del mercato immobiliare.
Probabilmente le persone avevano altri problemi e, soprattutto, molta più incertezza economica per programmare l’acquisto di una casa.
Se la domanda si abbassa, però, si abbassano anche i prezzi.
Questo fa sì che, solitamente, dopo un rallentamento arriva anche una crescita.
Se ne deduce, chiaramente, che il momento migliore per vendere casa è quello in cui c’è più domanda a livello generale.
Per avere un’idea dell’andamento del mercato basta sfogliare le pagine economiche di un quotidiano, o collegarsi con i siti specializzati.
Esiste anche una fonte ufficiale, ovvero l'Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, consultabile a questo link.
Le stagioni: meglio vendere casa in inverno o in estate?
Analizziamo infine l’aspetto della “stagionalità”.
Quando mettere in vendita la casa? In autunno o in primavera? Prima di Natale o dopo Pasqua?
Questi interrogativi sono normali per chi vuole vendere casa e non sono affatto banali.
Ci sono infatti sicuramente dei momenti dell’anno in cui si intensificano le ricerche da parte di chi vuole acquistare casa.
Questi periodi sono:
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da maggio a luglio, dopo la Pasqua e i successivi “ponti”. Chi ha intenzione di acquistare casa e magari ha procrastinato durante l’inverno, sente di dover passare all’azione prima delle vacanze estive;
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da settembre a dicembre: dopo le ferie, in cui magari si è avuto il tempo di ragionare e valutare la situazione, si riparte con la routine quotidiana e molti si danno da fare cominciando a fissare appuntamenti per cercare una casa da acquistare;
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da gennaio a marzo: dopo le feste di Natale e con l’inizio del nuovo anno c’è voglia di ricominciare e affrontare l’esigenza di comprare una casa nuova.
Questo schema, se da un lato ci dà un’indicazione sui periodi di maggiore richiesta, dall’altro ci mostra anche una situazione molto chiara.
Ovvero che non esiste una stagione migliore per mettere in vendita la propria casa.
I periodi “caldi”, infatti, sono spalmati lungo tutto il corso dell’anno.
Inoltre mettere in vendita la propria casa nei momenti di minore richiesta potrebbe essere vantaggioso, avendo meno concorrenza tra tutti gli annunci.